Barbiana

Lettera di don Lorenzo Milani
Barbiana 15.08.51

Barbiana 11 agosto '58


Caro signor Ichino (1), l'editore Vittorio Zani mi ha passato una lettera che ha avuto da un professore francese che vorrebbe interessarsi della traduzione del mio libro.
Questo prof. Castaing (2) si presenta come amico di lei ed è per questo che ho pensato di scriverle per chiederle un consiglio.
Non le nascondo che la lettera in questione ci ha lasciati un po’ perplessi.
Quando p. es. dice che vorrebbe tradurlo lui “per evitare che il mio libro venga sfruttato in Francia contro qualcuno” si ha l’impressione che egli voglia nel tradurre attenuare, accomodare, tagliare oppure munirlo d’una prefazione o di note concilianti.
L’altro dubbio che ho è sulla sua conoscenza della lingua toscana e di un’infinità di modi popolareschi ch’io uso. Capisco che non posso pretendere che un forestiero sappia tante cose, ma mi contenterei bene se solo fossi certo che ho a che fare con un filologo o comunque con uno che ama, onora, rispetta, venera la Parola ed é abituato a dubitare della propria capacità a interpretarla e quindi mi scriva o venga a trovarmi e accetti consiglio e collaborazione. Il mio editore ha avuto recentemente una triste esperienza con traduttori francesi pieni di sé e incapaci di chiedere o d’accettare consiglio dall’autore.
Lei può certamente darmi qualche notizia utile su questo professore prima ch’io gli risponda e prenda con lui qualche impegno. Colgo l’occasione per ringraziarla della gran propaganda che ha fatto al mio libro e le sarò grato se mi scriverà qualche sua impressione o quella di qualche suo amico.

Saluti cordiali dal suo

Lorenzo Milani

parroco di S. Andrea a Barbiana
Vicchio Mugello
(Firenze)





1Luciano Ichino, avvocato e marito di Francesca.

2Professore cattolico che voleva tradurre il libro in francese.

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